L’indomani mattina fu svegliata
dal sole che filtrava dalla finestra.
Era una splendida giornata.
La giornata giusta per cambiare
vita.
Si butto giù dal letto,
si vestì in fretta e uscì dalla stanza, di corsa, verso quella
di Andrè.
Trovò Nanny nel corridoio.
<<Buongiorno nonna, come
stà Andrè?>>
<<Buongiorno bambina.
Oh, sta meglio sai! Si è svegliato. Non può ancora muoversi
ma ha già chiesto di mangiare qualcosa! Il dottore ha detto di dargli
solo da bere però...>>
Andrè..Andrè
si era ripreso. Il peggio era passato. Ora sarebbe andato tutto per il
meglio.
<<Portagli un po' di
latte>> disse Oscar, mentre, correndo, si dirigeva verso la camera di lui.
Arrivata davanti, bussò
timidamente.
<<Avanti>>
Quando entrò lo vide
seduto sul letto, con i cuscini disposti dietro la schiena. La vistosa
fasciatura gli copriva gran parte del petto. Le salirono le lacrime agli
occhi al pensiero che sarebbe potuto anche morire...
<<Andrè...come
stai?>>
<<Oscar… - il suo sguardo
era luminoso, eloquente - Sei la cosa più bella che vedo da stamattina....>>
Lei si avvicinò.
<<Ha detto tua nonna
che hai fame. Ti ho fatto portare un po' di latte, accontentati per oggi>>
<<Sarà dura Oscar,
ho lo stomaco che reclama..>>
Disse lui facendo una smorfia
di fastidio, toccandosi la pancia.
<<Andrè....io....sono
stata molto in pena per te Andrè...non farlo mai più...>>
<<Non fare mai più
cosa Oscar? Lo sai che io sono sempre pronto a proteggerti e se non mi
fossi buttato addosso a quel tizio....>>
<<Lo so Andrè,
ma ora basta. Ora tu dovrai abbandonare l’arma, l’ha detto anche il dottor
Larsonne>>
<<Non mi importa di quello
che dicono i dottori Oscar. Io non lascerò mai l’arma finchè
tu sarai nell’esercito. Lo sai, abbiamo già affrontato questo discorso
e mi pare di essere stato chiaro>>
<<Andrè, non voglio
assolutamente che tu continui a prestare servizio>> insistette lei, come
se non avesse udito nulla <<Mettila così, è un ordine
del tuo Comandante>>
<<Oscar...>> così
dicendo si mosse in avanti verso di lei, ma con una smorfia, dovette fermarsi.
Era troppo presto per muoversi.
<<Stai fermo! Vuoi che
ti si riapra la ferita?>>
Premurosamente lo prese per
le spalle e l’aiutò a distendersi. Facendo questo movimento, i capelli
di Oscar coprirono il volto del ragazzo che potè aspirarne il profumo.
<<Oscar...sono contento
che tu stia bene. Tu vieni prima di tutto. Se tu stai bene, sei felice,
lo sono anch’io. Oscar, ti prego, non chiedermi di lasciarti perchè
non potrei, lo sai, io ti amo..>>
<<Andrè!>>, a
quelle parole lei si allontanò dal letto di scatto.
<<Mi spiace lo so. Ti
promisi una volta che non avrei mai più affrontato l’argomento.
Ma...a volte scoppio Oscar! A volte mi pare di impazzire....>> disse, buttando
indietro la testa sul cuscino e chiudendo gli occhi, come se non volesse
affrontare lo sguardo di Oscar. Intanto sapeva cosa ci avrebbe letto
dentro: pietà e commiserazione per un uomo innamorato di lei, senza
speranza. Ma non aveva importanza, lui l'amava e non aveva vergogna a rivelarglielo
palesemente per la seconda volta.
Oscar si avvicinò e
si sedette sulla sponda del letto.
<<Non ce l’ho con te
Andrè, come potrei, mi hai appena dimostrato che sei pronto a morire
per me. Come potrei portarti rancore...dopo una simile dimostrazione d’amore....oh
Andrè! Tu non sai...tu non sai...>>, si coprì il volto con
le mani.
Andrè rimase un poco
sorpreso, non aveva mai visto la sua Oscar così fragile come in
quel momento.
<<Cos’è che non
so Oscar?>>, la spronò.
<<Andrè, ciò
in cui ho creduto fino a questo momento...non esiste. Sono solo sciocchezze.
Io ho dedicato la mia vita a delle sciocchezze! Ho sacrificato tutto quanto
in nome di un qualcosa che non esiste!>>
<<Oscar...non devi dire
così. Tu hai preso una decisione tanto tempo fa...>>
<<Ma che decisione Andrè?
Che decisione? Il volere di mio padre? L' unica cosa che per me contava
era che mio padre fosse orgoglioso di me. Guadagnare la sua fiducia. Ma
ora basta Andrè, basta. Voglio smettere di fingere con me stessa,
voglio smettere di fingere anche con te>>
Alzò lo sguardo e vide
che lui la stava osservando attentamente, pronto a scrutare ogni minimo
dettaglio nei suoi occhi. Oscar sapeva per certo che l’uomo che le stava
davanti era speciale, era l’uomo del suo destino, era colui che l’avrebbe
accompagnata sulla strada della vita, che le avrebbe insegnato i passi
necessari per vivere finalmente la sua vera vita.
<<Andrè, dovrai
insegnarmi molte cose....dovrai aver pazienza con me....se mi vorrai....il
domani....sarà nostro Andrè>>
L'uomo non riusciva a credere
quale miracolo si fosse compiuto nel cuore di Oscar.
Con voce tremante le disse
<<Oscar...guardami negli occhi, dimmelo chiaramente, ti prego....dimmi
ciò che vuoi da me, voglio sentirtelo finalmente pronunciare, da
quelle labbra….>>.
<<L’amore Andrè,
insegnami a parlare d’amore, insegnami a esprimere quei gesti che non ho
mai conosciuto ..per me è difficile...>>
<<No Oscar, non è
assolutamente difficile, è una cosa che nasce dal cuore, è
il cuore che parla per te… pronuncia solo poche semplici parole. Io l’ho
già fatto, non me ne pento. Ti amo Oscar, ti amo da sempre e ti
amerò per sempre>>
<<Ti amo Andrè....ti
amo da sempre e ti amerò per sempre...>>
<< Oscar… il domani allora
è proprio nostro...>> disse lui, con le lacrime agli occhi. Un miracolo
si era compiuto, le sue preghiere, le sue speranze si erano realizzate
e ora niente contava di più in quel momento.
Dolcemente le prese il volto
tra le sue mani e la baciò...piano, sfiorandole le labbra con tenerezza.
<<Oscar, dovevo farmi
sparare per sentirti dire queste parole? Ebbene lo rifarei se fosse necessario...>>
le disse, sulle sue labbra.
Oscar rise. <<Non dire
schiocchezze, piuttosto ricordati invece di ringraziare Alain...>>
<<Alain? E che c’entra?
>>
<<Mi ha fatto capire
che se avessi voluto, domani sarebbe stato un giorno migliore (1)..>>
<<Buffo. Lo disse anche
a me. Bene allora andremo a ringraziarlo assieme....ma non adesso...>>
e riprese a baciarla.
Questa volta fu lei gli
prese la testa tra le mani. Era una nuova sensazione per lei, era meraviglioso
poter baciare appassionatamente la persona amata…
<<Andrè, promettimi
che rinuncerai all’uniforme, ti prego>>
<<E tu Oscar? Lo farai?
Lo farai per me? Se lo farai tu, allora lo potrò fare anche io>>
<<Io ti seguirò
ovunque andrai. Ormai sono tua. Ci costruiremo un futuro Andrè,
lontano da questo posto...assieme>>
Seguirono altri baci, altre
carezze, innumerevoli gesti d'amore.
<<Ricordati che sei ferito
amore.....>> disse lei molto tempo dopo.
<<Già, maledizione!
Aspetta solo che mi tolgano queste stupide bende......>>
<<Ci vorrà un
po'....>>
<<Allora escogiteremo
qualcosa...>>
<<Andrè..anche
questo dovrai insegnarmi.....sarò goffa.....io non ho mai....>>
<<Sarà splendido
scoprire insieme l’amore.....saprò rispettarti...e sarò un
ottimo insegnante...>>
<<Dammi qualche anticipo
allora!>> scherzò Oscar con fare malizioso...
Tempo dopo bussò la governante
con il latte. Non ottenendo risposta aprì piano piano la porta e
ciò che si trovò davanti la fece sobbalzare e commuovere
dalla gioia.
Chiuse allora l’uscio e ordinò
alle cameriere di non disturbare suo nipote che stava risposando e se avevano
bisogno di Madamigella Oscar, che chiedessero a lei.
(1) Lùnapop rules!! ^_^
Fine
Alex